L'ultimo imperatore si riferisce a Puyi, l'ultimo imperatore della Dinastia Qing in Cina. Nato nel 1906, Puyi è salito al trono nel 1908 all'età di soli due anni, dopo la morte del nonno, l'imperatore Guangxu. Durante la sua infanzia, Puyi è stato sostanzialmente un pupazzo nelle mani dei reggenti e dei poteri stranieri che controllavano la Cina. Nel 1912, la rivoluzione Xinhai ha rovesciato la dinastia Qing e Puyi è stato costretto ad abdicare.
Dopo la caduta della dinastia Qing, Puyi è stato autorizzato a rimanere all'interno della Città Proibita come "imperatore ritirato" fino al 1924, quando è stato costretto ad abbandonare il palazzo. Successivamente è diventato una pedina politica nelle mani dei giapponesi, che lo hanno nominato imperatore dello stato-fantoccio del Manciukuò.
Dopo la seconda guerra mondiale, Puyi è stato processato come criminale di guerra e ha trascorso diversi anni in prigione. Dopo essere stato rilasciato nel 1959, si è ritirato a Pechino, dove ha lavorato come giardiniere e bibliotecario fino alla sua morte nel 1967. La sua vita e la sua esperienza sono state successivamente raccontate nel film "L'ultimo imperatore", che ha vinto nove premi Oscar nel 1988.
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